Dietrologia (titolo provvisorio)

Listener6

Li osservo da un po’.

A prima vista sembrano normali. Ma non lo sono. Mettono il cappottino al cane, ascoltano Radio Maria a palla e danno alla rete WiFi nomi assurdi: Martinatiaamo, stronzochilegge, lapacchiaèfinita.

Da che mondo è mondo i vicini di casa non si scelgono, si subiscono. Più o meno pazientemente. E spesso si detestano. Più o meno cordialmente.

Li ho osservati per un po’. La fauna umana che popola il mio palazzo è variegata e pittoresca. Non manca nessuno, come nella casa del Grande Fratello. C’è un tizio che alleva conigli nani sul terrazzo; c’è una tipa strana che brucia tanto di quell’incenso che manco in Vaticano; c’è Vincenzo, l’omino dell’ultimo piano che è sempre a trafficare attorno alla parabola di Sky quasi fosse un’estensione del suo pene. C’è anche Carlo, detto Fiatella, per via dell’alito che sa di morte. E poi c’è quello che ogni domenica mattina, alle otto in punto, accende il tagliaerba. Perchè si sa, l’erba del vicino deve essere sempre più verde.

Da qualche mese ho un nuovo dirimpettaio. E già lo odio. E’ brasiliano, è trans, esercita spesso a casa ed ha una vita sociale decisamente più movimentata della mia. Ma mica lo odio per questo.

Lo odio perchè ha scelto Joselita come nome di battaglia. E quindi di citofono.

Ricapitoliamo. Chiamarsi Josè e avere un vicino di casa che si fa chiamare Joselita è solo una banale coincidenza. Se però Joselita ha dei clienti che sbagliano sempre campanello e citofonano a Josè a qualsiasi ora del giorno e della notte allora è proprio sfiga. Ed è quando suona il citofono alle due di notte che Josè si trasforma. In scaricatore di porto. Oppure in Jack lo Squartatore.

Il dirimpettaio l’ho temuto sin dal primo giorno, da quando l’ho visto traslocare utilizzando il carrello della spesa. Dopo qualche giorno l’ho rivisto sul balcone. Sciau bela, mi ha detto barcollando su un tacco dodici. Aveva una vestaglia rosa, annaffiava i gerani truccato come un pupo siciliano e canticchiava “Voglio andare a vivere in campagna…haha…haha”. Poi ho scoperto che, di Toto Cutugno, possiede l’opera omnia.

Ho anche scoperto che tutti i suoi clienti si chiamano Mario.

“Chi è?”.

“Buonasera, sono Mario. C’è Joselita?”.

“No. Ha sbagliato campanello”.

“Ma ne è sicura?”

“Sicurissima”.

“Ops, allora mi scusi. Mi apre comunque il portone? Posso salire un attimo?”.

“No, grazie. Non sono interessata”.

Ogni sera il solito… trans trans. Ogni sera la solita… dietrologia.

Alla fine mi è toccato cambiare il nome sul citofono. E da quando c’è scritto “Olindo&Rosa” non bussano più nemmeno i testimoni di Geova.

29 pensieri su “Dietrologia (titolo provvisorio)

  1. Non riesco a commentare nulla…sto solo pisc…… dalle risate. Sciau Bela!….e Sciau Beli , qui….tra noi dell’agenzia #nncn, in questi giorni è divenutu un saluto ufficiale. Sciau Rosa e salutangi Olingi

  2. La tua è una vita movimentata. io ho solo l’ex numero di telefono dei Salesiani.
    – Volevo parlare con padre Zambron!
    Poi anche il numero simile allo studio medico Masini.
    – Volevo parlare con il dottor Luchinelli!
    Che vorrà dire io preti e medici te trans?
    Dimenticavo quando stavo ad Amsterdam avevo il vecchio numero della casa museo di Anna Frank. Una vita di tragedie la mia.

  3. Josè mi hai fatto morire dal ridere!!!!!!!!sei troppo forte!!!…mi ci voleva stasera per riprendermi da questa lunga e pesante giornata….

  4. Da noi per fortuna siamo in pochi. Ma l’arrivo di studenti maleducati e arroganti sta facendo saltare i nervi al resto del condominio. L’ultima chicca: uno di questi alle due di notte, in piedi sul balcone (2^ piano), ubriaco, tenuto per i pantaloni da un amico, ha pensato bene di innaffiare le auto di sotto pisciandoci su. Per non parlare della musica a palla che sabato ci ha deliziati dal primo pomeriggio fino a sera, delle feste sul balcone che alle due del mattino non sono ancora finite….
    Mal comune non è mezzo gaudio, però!
    Ciao
    Chiara

    • No, rimane mal comune, purtroppo! Lo sballo studentesco però mi manca. Qui si passa dal pianto dei poppanti direttamente alle TV a tutto volume dei pensionati. È un mondo difficile! Grazie Chiara di essere passata da queste parti!

  5. Da applausi. Se non altro per il “trans trans” quotidiano e per il titolo (che, ti confesso, in questa accezione ti ruberò alla prima occasione!!!)

  6. …mi hai dato un’idea con il citofono più che altro per i testimoni di Geova – che AMANO passare anche alle 7 di domenica, succede pure questo. Ah, ma anche per i sedicenti controllori dell’Enel che probabilmente vogliono solo darmi una botta in testa e rapinarmi.
    Lo ammetto, sulla varia fauna pensavo che nel condominio dove sto ci fosse di tutto, ma caspita, hai assolutamente vinto tu e… me ne dispiace. Già ero atterrita dall’opera omnia di Toto Cutugno (e dire che io mi lamentavo di sentire ogni tanto qualche emozionante canzone di Jimmy Fontana) e da… Fiatella. Figuriamoci Mario & Co. Hai tutto il mio sostegno…

    • Grazie cara! Mi rincuora leggere il tuo commento, pensavo di essere l’unica ad avere a che fare con condomini strani! Per il nome sul citofono, copia pure la mia idea. In ogni palazzo che si rispetti un Olindo e una Rosa esistono sempre. 😉

      • Bisogna pur sostenerci a vicenda Ci potrei scrivere un libro sui condomini che stanno qui… e mi sa che potresti farlo anche tu (sarebbe anche molto divertente). E ho sentito anche delle storie dei condomini limitrofi niente male…
        ps. volo a preparare il cartellino!

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