Eravamo io, qualche rimasuglio di sonno e la tizia della merceria.
Ad un certo punto mi dice che, visto i tempi che corrono, ha fatto bene l’ago ad andarsi a nascondere nel pagliaio.
Perché non bastava la storia della donna creata da una costola dell’uomo o quella delle piramidi costruite dagli alieni, adesso ci si mettono pure i terrapiattisti a dire che la terra non è tonda.
E le salite e le discese? E il sangue alla testa? E il mappamondo-bar nel salotto di casa dei miei?
Fatto sta che nel 2020 i terrapiattisti se ne andranno in crociera in Antartide per dimostrare che la terra è piatta, che la curvatura terrestre e la forza di gravità sono solo delle invenzioni, che il Polo Nord in realtà è al centro e il Polo Sud è tutto intorno, che le missioni spaziali sono delle messinscene frutto di un complotto, che i dinosauri non sono mai esistiti, che i terremoti vengono prodotti artificialmente, che i pianeti sono degli ologrammi, che l’Australia non sarebbe dov’è, ma per vederla basta salire sulla cima di un monte in Norvegia e la si scorge all’orizzonte.
Sembrano persone normali, invece sono gironi danteschi.
Come i fruttariani, i melariani, per non parlare dei respiriani. Sono quelli che sostengono di essere in grado di sopravvivere senza mangiare e di nutrirsi semplicemente respirando l’energia del sole.
Beati loro, non ingrassano e non devono nemmeno lavare i piatti.
Ma il mio 8×1000 quest’anno lo voglio dare ai pastafariani.
Il Pastafarianesimo è una religione con tanto di chiese, dogmi e riti ed è basata sui carboidrati.
I seguaci indossano abiti da pirata, hanno uno scolapasta in testa e adorano il Prodigioso Spaghetto Volante, un essere levitante composto da spaghetti e polpette al sugo, perennemente sbronzo e che vomitando ha creato l’universo.
Al posto dei dieci comandamenti hanno gli otto condimenti e nel paradiso pastafariano, pieno di spogliarelliste e spogliarellisti che fanno accoglienza all’ingresso, c’è persino un vulcano che erutta birra.
Per non fare la fine dell’ago che dalla vergogna si è nascosto nel pagliaio, ho deciso di fondare qualcosa anch’io.
Sono quindi aperte le iscrizioni al Manculicanesimo, un movimento di avanguardia pura che consiste nel parlare da soli e nell’essere persuasivi con se stessi.
A cadenza mensile ci riuniremo in una grande valle con l’eco per gridare a turno “mancu li cani”, una sorta di vaffanculo meravigliosamente liberatorio e rigenerante.
L’unico requisito per farne parte è essere panzapiattisti, cioè sostenere di avere la pancia piatta anche se non è vero.
Accorrete, è gratis.