Anche a te e famiglia

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Non manca molto, ma nemmeno tanto poco a: “Anche a te e famiglia”.

Quest’anno è passato, in un modo o nell’altro.

Alcune cose sono andate per il verso giusto, altre hanno preso una piega sbagliata.

Ma io ho cercato di non arrabbiarmi, ho sorriso un po’ di più ed ho pensato un po’ di meno.

Ho cercato anche di non aver bisogno di nessuno, non riuscendoci.

Poi ho cercato di aver bisogno di qualcuno, non riuscendoci di nuovo.

Insomma, se dovessi raccontarlo, direi che è stato un anno lento e pesante.

Nonostante tutto, ho tenuto botta.

Perché il vantaggio di vivere un tempo sospeso è che lo si può usare come altalena.

Ed io, dondolandomi, ho trattenuto il buono e lasciato scivolare via tutto ciò che non valeva la pena trattenere.

Tre cose che salvo?

Le parole di una persona che per me conta molto, le risate di un bambino che mi chiama zia, le 6.823 pagine che ho letto.

Ma questo non è tempo di bilanci, piuttosto di bilance.

Io, come sempre, cercherò di non deludere la mia.

Passerò il Natale al sud, tra profumo di mandarini, vecchi ricordi, nuovi propositi e parole scambiate senza fretta.

Poi aspetterò la fine dell’anno al nord, fra laghi, montagne e neve che ovatta, in un paesino che pare uscito da un presepe.

Al rintocco di una mezzanotte uguale a tutte le altre, mi aggrapperò alla superstizione del calendario, sperando che il giro di boa coincida con la data che cambia e che ci sia davvero un nuovo inizio.

Con un sorriso e un calice alzato verso il cielo, brinderò a me, saluterò l’anno nuovo e mi accerterò che quello vecchio sia proprio finito.

Per il resto, come dice Rodari, anche il 2017 sarà come gli uomini lo faranno.

A me basterebbe non essere leggera, ma sembrarlo.

(Si accettano suggerimenti, tanto poi farò come mi pare.)

Intanto, a chi passa di qui, auguri di buone feste.

45 pensieri su “Anche a te e famiglia

  1. Quote rei ogni tua singola parola.

    Ps
    Il mio ultimo articolo avrebbe dovuto esser titolato “bilanci e bilance”. Poi ho preso un’altra deriva. 😉

    • Anche io quoto spesso le tue, lo sai!
      Solo che scrivi troppo poco, quindi a proposito di bilance, sul piatto della bilancia del 2017 cerca di mettere anche qualche post in più!
      Tanti auguri, cara 😘😘

      • È senza dubbio tra le cose da fare….e per gli auguri…anche a te e famiglia 😂😂

  2. Pingback: I 10 modi di fare gli auguri | Viaggi Ermeneutici

  3. Io suggerimenti non ne ho, spesso come oggi nelle tue parole mi ci ritrovo in pieno. Quindi brinderò a me e anche a te, e a tutti quelli che aspettano (e cercano di creare) un giro di boa. Auguri!

  4. arrivando 34° non posso più risponderti, come avrei voluto, usando il tuo titolo 🙂
    bel post di ironia e leggerezza (quella sana che fa dire cose anche serie con spirito lieve)
    ml

  5. della leggerezza ti auguro il succo,
    il colore trasparente che disseta,
    i suoi orecchi per sentire il vento
    che s’ingarbuglia tra i rami e i tetti.
    Ti auguro il silenzio lieve
    che trattiene lo scricchiolio del legno
    quando il pensiero corre nella casa muta.
    Ti auguro occhi leggeri per leggere segni
    dove altri vedono un colore che si graffia,
    Ti auguro l’attesa che si riempie di te,
    la compagnia sfiorata prima dell’abbraccio.
    e il suono del tuo cuore che si placa.
    Ti auguro un tempo che scorre ma non chiede,
    il tuo capire che diventi mappa.
    Ti auguro una porta che si apre,
    e il profumo del futuro che ti avvolge.
    Ti auguro mani per stringere
    e sfiorare,
    l’allegria senza motivo,
    la piroetta che mai uguale si ripete.
    E occhi che guardano
    riempiendosi di commozione muta,
    ti auguro,
    per te, che sei leggera,
    e ti voli assieme,
    in un cielo che ti contenga lieta.

    • Parole che mi commuovono e che cercherò di fare mie e di portare con me in questo mio continuo peregrinare.
      Un augurio il tuo che é anche un bellissimo regalo.
      Grazie, Roberto.

  6. Diciamo pure che è stato un anno di mer*a …
    …speriamo che il letame sia esaurito.
    E buone feste anche a te

    • Si, diciamolo pure.
      (Sperando che fidanzata, terza moglie e Venere degli stracci non mi picchino, io comunque ti avevo scritto una mail perché so che agli auguri et similia sei un po’ allergico…😊)

      • La Venere dovrebbe essere la terza, quindi sono solo due le antagoniste …ahahahah
        Poi leggo e ti rispondo 😉

  7. Ecco, la pesantezza. E provare ad essere leggeri. E’ uno stato della mente, probabilmente. ma mi sto applicando molto sull’argomento. “Anche a te e famiglia” è gradevole solo quanto “presenti i miei omaggi alla sua signora”.

    • Che poi non è tanto essere leggeri.
      È sembrare leggeri, pur non essendolo. Nonostante i pesi della vita. Nonostante tutto.
      Sì, sarebbe una bella conquista, riuscirci.
      A fine 2017 faremo un consuntivo e ci racconteremo come é andata!
      E di “E’ il pensiero quello che conta” ne vogliamo parlare?
      (Ma dove eri finita, mia cara Iome? ❤😘)

  8. Mi hanno rubato “…anche a te e famiglia”, quindi potrei risponderti con il generico “tante cose” (in che senso? belle, brutte? Tante quante?). ma invece riprendo quello dici sulla leggerezza e ti ripropongo l’augurio che facevo a me stesso: leggero nei pensiero, profondo nei sentimenti! Poi però ci sentiamo anche a voce per gli auguri!

    • Ah, non sapevo che c’avessi il copyright su “anche a te e famiglia”!
      Scusa Giacani, non lo faccio più! 😊
      Sai che il tuo é proprio un bellissimo augurio? Grazie! Mi impegnerò affinché sia così…
      Sentiamoci presto, chiamami quando vuoi! 😘

  9. Beh, poi mi citi Rodari… un altro emblema di leggerezza. Chi ama Rodari non può essere troppo pesante, e certo non è superficiale. Ti auguro altre risate, altre parole importanti, altre pagine e tante esperienze di pilotaggio. Ho trovato questa citazione, mi piace e ti lascio anche questa: “Il motore è il cuore di un aereo, ma il pilota è la sua anima.” (Sir Walter Raleigh Alexander). E naturalmente anche “All you have to do is think a happy thought, and you’ll fly like me…” 🙂 ❤ :*

    • Anche a te piace Rodari?
      Che bello! Io con i suoi racconti, filastrocche e poesie ci sono cresciuta, ma è da grande che ho cominciato ad amarne la fantasia, l’originalità e , come hai sottolineato tu, la leggerezza.
      Grazie anche delle due bellissime citazioni che mi hai regalato…mi hai fatto venire voglia di riguardare Peter Pan con il mio nipotino!
      Auguri di cuore anche a te, Alexandra.
      Che sia un anno di “volo” per entrambe! ❤ :-)*

    • Nel senso che la leggerezza viene spesso confusa con la superficialità, con l’inconsistenza o con la frivolezza.
      Per me, invece, leggerezza non esclude serietà e neppure profondità.
      Ecco perchè mi piacerebbe sembrare leggera (pur essendo gravata dal peso delle cose).
      E’ che io oltre ad avere una mente pindarica, ho anche una mente contorta, quindi tu non fare troppo caso alle mie elucubrazioni… 🙂

  10. Il tempo per molti è il fuoco dove tutti siamo costretti a bruciare, per altri è solo il computo dei secondi, dei minuti e delle ore. Io non so dire quale sia la definizione più giusta, ma so per certo che è l’unica cosa che ci appartiene veramente. Ergo, voglio augurarti che nel tempo prsentefuturocontinuo tu possa esaudire tutti i tuoi desideri, tutti tranne uno, perché il sale della vita è avere sempre qualcosa da desiderare.

    • Grazie dell’augurio, Nadine.
      Naturalmente ricambio, e spero che anche tu questo tempo possa usarlo e non possederlo, spenderlo e non conservarlo.
      Come disse una volta non so chi: “La cattiva notizia è che il tempo vola. La buona notizia è che sei il pilota.”
      Ecco. Dunque buon volo a te e a me! :-)*

  11. gli anziani qui rispondevano, per le vie brevi: “parimenti !”
    sei in movimento, sinonimo di vitalità. buon movimento e viviti un buon anno nuovo di zecca

  12. “Perché il vantaggio di vivere un tempo sospeso é che lo si può usare come altalena”
    Ma te… lo sai? Sei cosciente? Cioè, nel senso, ti accorgi di avere una scrittura geniale o no?
    Perchè se non lo sai te lo dico io… così… per informazione…

    • Ed io ora che ti dico? Eh?
      Se potessi verrei lì e ti porterei a Leicester Square a prendere un caffè.
      Poi, ti porterei a fare una passeggiata in quel piccolo parco lì di fronte e, guardando la statua di Shakespeare (quella coi delfini), ti direi che la sua é una scrittura geniale, non la mia.
      Ma in attesa di questa trasferta a Londra, intanto ti dico grazie, perché certe cose dette da te, valgono di più.
      Grazie Corvo, di cuore 😘😘

    • Ed io, della poesia di Rodari, ti regalo il resto:
      “Indovinami, indovino,
      tu che leggi nel destino:
      l’anno nuovo come sarà?
      Bello, brutto o metà e metà?
      Trovo stampato nei miei libroni
      che avrà di certo quattro stagioni,
      dodici mesi, ciascuno al suo posto,
      un carnevale e un ferragosto,
      e il giorno dopo il lunedì
      sarà sempre un martedì.
      Di più per ora scritto non trovo
      nel destino dell’anno nuovo:
      per il resto anche quest’anno
      sarà come gli uomini lo faranno.”
      (Del paesino ti racconterò il prossimo anno! 😘)

  13. “Anche a te e famiglia”…muoio 😂😂😂
    Che frase odiosa, a pensarci bene.
    Vabbè, ma parliamo di cose serie: noi quando ci vediamo, che ho un pensierino da darti? (E tu devi darmi il tuo 😜)

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