Mala tempora

Nettuno1

La definizione data dal dizionario Treccani è: attrezzo agricolo a tre denti usato per smuovere il letame. Il forcone, quindi, serve a smuovere merda.

E considerato che, in Italia, la produzione di questa materia prima non conosce crisi, era inevitabile che il forcone, un giorno, sarebbe diventato il simbolo dell’Italia in ginocchio. Dell’Italia che, lentamente, sprofonda nelle sue stesse deiezioni.

Mala tempora currunt.

L’Italia è ferma e le cause sono tante. Corruzione, malaffare, recessione, crisi.

Chi conosce sa, chi non conosce, invece, giudica. E preferisce dire che se l’Italia è ferma la colpa, stavolta, è del forcone.

Nella smania di salire sul carro del vincitore, c’è chi il forcone lo strumentalizza, chi lo cavalca, chi lo banalizza, chi ci gioca alla rivoluzione. C’è chi il forcone lo vede nero, chi rosso, chi verde. Chi attorno al forcone ci vede un mondo intero e chi ci vede il vuoto.

Nella smania  di arrogarsi un qualche merito, c’è chi dice tutto e, un attimo dopo, il contrario di tutto. Chi sostiene una posizione e, un attimo dopo, quella opposta.

Nella smania di esprimere un giudizio c’è chi confonde i vincitori con i vinti, le vittime con i carnefici, i buoni con i cattivi, i chiacchieroni con gli imbroglioni, i forconi con i caproni.

Ogni tanto, prima di esprimere un giudizio, sarebbe bene capire. E capire bene. Perchè un giudizio, formulato in assenza di elementi sufficienti, è comunque un pregiudizio. Un inganno spacciato per verità.

Ogni tanto, per evitare di esprimere un’opinione parziale e quindi falsata, sarebbe bene sospendere il giudizio. Praticare l’epochè. Come facevano i filosofi dell’antica Grecia che, per arrivare alla verità delle cose, sospendevano il giudizio e si fermavano ad osservare, ad approfondire, a dubitare, a comprendere.

E quando ci si ferma ad osservare, anche i colori della tavolozza appaiono più nitidi. C’è il nero, c’è il rosso, c’è il verde. E’ vero, ci sono anche loro ed è proprio quando si mescolano confusamente insieme che danno vita al marrone. Così il marrone diventa il colore del letame, quello che tanta gente, armata di forcone, sta cercando di smuovere. Gente indignata, disillusa, esasperata. Gente in ginocchio che si è aggrappata con forza al forcone più vicino solo per non affondare del tutto. Gente comune che ha perso tutto e lo rivuole indietro.

Addà passà a nuttata. E, naturalmente, passerà anche il forconismo. Il letame invece, se soltanto si smuove ma non si rimuove, allora quello rimarrà a lungo.

Mala tempora currunt (sed peiora parantur).

15 pensieri su “Mala tempora

  1. Ottima analisi del fenomeno. C’è dentro di tutto in questo movimento di protesta.
    Sbagliano i politici che intendono cavalcarlo.
    Bisognerebbe separare il grano dal loglio e cercare di capire l’insofferenza vera della gente.
    Ma credere che i politici di adesso riescano a capire cosa è giusto e cosa no è un’utopia.
    Nicola

  2. Bellissimo post… pare che il creare “movimenti” sia il nuovo sport nazionale nell’ex Belpaese (oggi inteso solo come caciotta)! Felice quindi di apprendere che Padre Pindaro, non nato a Tindari, abbia sempre nuovi adepti!

    • I movimenti che nascono non hanno nemmeno il tempo di crescere visto che, stando alle ultime notizie, o implodono o esplodono o si scindono in due come gli atomi. Nel frattempo noi sprofondiamo, come la Concordia.
      Grazie per essere passato di qui. Ho dato una sbirciatina al tuo blog e i tuoi post sono davvero belli. Followato subito! 🙂

  3. Post interessante, soprattutto perchè induce a riflettere e a documentarsi prima di parlare. Ultimamente invece chiunque scrive senza sapere di cosa sta parlando e chiunque pur di parlare dice cose a vanvera.
    P.S. Ho letto che non hai fb, ma posso lo stesso condividere questo post su fb?

  4. Io appartengo alla categoria dei disillusi. Non che abbia mai creduto alle promesse dei politici di turno, solo che ho voluto fidarmi di coloro che in teoria avrebbero il compito di rappresentarmi. In pratica invece non è cosi, perchè chi è arrivato al potere, a tutto ha pensato tranne a rappresentare me e a risolvere i miei problemi. Ecco perchè sono disilluso, perchè mi hanno fatto delle promesse sapendo già che non le avrebbero mantenute. E per questo io sostengo la protesta dei Forconi, perchè oggi forse sono gli unici che mi possono aiutare ad uscire fuori dal letamaio in cui sono impantanato.

    • Nel letamaio non sei solo. Così come non sei l’unico ad essere disilluso. Stanchi, arrabbiati e disillusi lo siamo un po’ tutti. Non aggiungo altro perchè, in poche righe,hai già detto tutto tu.

  5. Di articoli sui Forconi ne ho letti tanti. Ed è proprio come dici tu, scrivono tutto e il contrario di tutto. Io credo che in mezzo a loro ci siano davvero persone perbene e di grande dignità che hanno deciso di manifestare perche comunque non hanno più nulla da perdere. E i politici dovrebbero per una volta rispondere con i fatti, invece che con le solite parole.

    • L’Italia è questa. La politica è questa. E non credo che domani sarà meglio di oggi, purtroppo. Ma come te non mi sento di condannare chi, non avendo nulla da perdere, nemmeno la speranza, ha deciso di tentare l’ultima carta e scendere in piazza.

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